A proposito di area di copertura della rete SARIMESH….
Con l’entrata in rete dei “nodi di collina” attivati recentemente o in fase di attivazione ( es. Lello IZ8QJS e IQ8SO5LAV) posti entrambi a circa 200-250 m slm è iniziata l’osservazione sistematica delle bande 2.4 e 5 Ghz alla ricerca di possibili indicazioni di raggiungibilità di zone limitrofe.
Come sapete la propagazione radio alle frequenze di cui ci stiamo interessando è praticamente di tipo a vista ottica; ciò non toglie che in dipendenza delle condizioni della bassa atmosfera e soprattutto della topologia del territorio non si possano raggiungere distanze anche interessanti.
Il problema che si pone è ovviamente come raccogliere dati in maniera tale da poter orientare eventuali indagini dettagliate in maniera piuttosto fidabile.
Un primo strumento importante è il tool di dimensionamento delle tratte radio e della copertura radio che trovate sul nostro sito all’indirizzo https://www.sarimesh.net/ nella sezione tools; tramite questo strumento è possibile valutare l’area di copertura e i livelli di segnale ottenibili da una certa postazione.
Lo strumento consente in particolare di tenere conto in maniera precisa degli aspetti orografici del collegamento e quindi di orientare la ricerca di possibili target di collegamento in maniera sensata e non semplicemente a naso…
Il tool in realtà non può tenere conto di tutta una serie di fattori quali ad es. la tipologia di terreno presente lungo il percorso o la presenza del mare….
Un secondo strumento importante ce lo forniscono i nodi già installati: infatti ogni nodo fornisce una serie di dati di “survey” che forniscono indicazioni di stazioni e livelli di segnale osservati da quel nodo non solo per le stazioni della rete SARIMESH/AREDN, ma anche per stazioni attive nelle bande di frequenza di cui parliamo e che usano modalità di trasmissione wifi diverse dalla nostra.
In particolare è possibile “vedere” stazioni che operano come ponte radio punto-punto o punto-multipunto o anche semplicemente come access points.
Una cosa interessante è che quasi sempre le stazioni attive emettono una “SSID ovvero una identità di rete” in chiaro e di tipo “parlante”, ovvero il nome della rete rispecchia la finalità della stazione e include per es. le località in cui la stazione è attiva… 🙂
Questa fortunata coincidenza consente di capire un certo segnale da dove proviene e fornisce anche indicazioni, anche se solo approssimative, di che tipo di antenne la stazione usa e che tipo di radio ….
Sfruttando i dati di queste osservazioni e correlandole con i risultati del tool di valutazione della copertura è allora possibile cercare di capire dove noi potremmo arrivare …. se infatti il nodo X riceve con una certa stabilità e intensità una stazione posta nel punto Y è verosimile che mettendo un nostro nodo nel posto Y si riesca a fare un collegamento abbastanza stabile 🙂
Sulla base di queste considerazioni e usando come nodi di osservazione in particolare i nodi di collina, abbiamo raccolto le seguenti interessanti indicazioni:
- esiste un nodo in zona Pozzuoli-solfatara stabilmente ricevibile con segnali intorno ai -80dbm e quindi con un potenziale rapporto Segnale/rumore (SNR) di 10-15 db
- si vedono abbastanza spesso due stazioni sull’isola di ischia con segnali tra i -80–85 dbm
- si vede una stazione di licola con segnali tra i -80 – -85 dbm
- si vede una stazione di procida con segnali tra i -80 – -85 dbm
- si vede una stazione di miseno con segnali tra i -83 – -87 dbm
- si vede una stazione di vesuvio con segnali tra i -75 – -80 dbm
- si vede una stazione di Castel Sant’Elmo con segnali sui -85 dbm
Ovviamente ho riportato solo le osservazioni che si riferiscono a stazioni “DX”… in agiunta si osservano molte altre stazioni localizzabili nella nostra zona “vicina” ovvero nella penisola sorrentina.
I dati sopra riportati, se confrontati con le simulazioni che escono dal tool di dimensionamento dei links mostrano una buona coerenza assumendo come parametri delle stazioni lontane dei valori verosimili e considerando che nulla è noto relativamente alle antenne usate e alla logistica di montaggio delle stazioni.
Sulla base di queste considerazioni sarebbe molto interessante approfondire l’indagine con delle prove in sito sfruttando per es. il nodo mobile che stiamo approntando; una precondizione è ovviamente stabilire un contatto con i radioamatori delle zone interessate per trovare dei siti da visitare,,,
Commenti
A proposito di area di copertura della rete SARIMESH…. — Nessun commento