Stato della sperimentazione al 11 gennaio 2017.
Come qualcuno di voi forse avra’ notato, non ci sono stati nuovi articoli per tutto il mese trascorso…. nel periodo natalizio e’ buono giusto e salutare dedicarsi ad attività più nobili che non il nostro hobby 🙂
In realtà le attività non si sono fermate, ma anzi questo mese è servito da un lato a raccogliere una notevole mole di dati di prestazioni della rete e dall’altro per elaborare e sviluppare una serie di strumenti di supporto e valutazione del funzionamento della rete.
Un primo dato importante è la stabilità dei collegamenti: durante tutto il periodo non ci sono state sostanziali modifiche dei livelli di prestazioni dei collegamenti tra i nodi della rete.
Inoltre non si sono avuti sostanziali problemi di disponibilità per i nodi a parte un restart in un singolo nodo.
Per chi di voi è interessato a vedere qualche dato è possibile accedere al link seguente “Statistiche della rete SARIMESH” che consente di esplorare una serie di diagrammi che forniscono analiticamente i dati raccolti.
Nella tabella che appare (vedi figura seguente) sono presenti due colonne sulla destra che consentono di accedere rispettivamente alle statistiche di latenza e perdita di pacchetti e alle statistiche di performance riferite ad ogni singolo nodo.
Per quanto riguarda le statistiche di latenza e perdita di pacchetti i valori indicati rappresentano il ritardo che impiegano i pacchetti di dati inviati dal server sarimesh verso ogni singolo nodo, ed il tasso di pacchetti che si perdono nel collegamento; valori di latenza dell’ordine di poche decine di millisecondi sono molto buoni, mentre valori di perdita di pacchetti inferiori al 2-3 % sono molto buoni.
Un altro dato che si può estrarre è legato alle eventuali “interruzioni” dei diagrammi che indicano delle cadute di connettività verso quel nodo: ovviamente i motivi possono essere o che il nodo era spento ovvero che si è persa la connettività a livello di rete; dall’analisi che periodicamente ho fatto direi che la quasi totalità delle interruzioni sono state dovute a switch-off delle radio.
Per quanto riguarda invece le caratteristiche di performance, è stato fatto un notevole lavoro per sviluppare uno strumento SW in grado di fornire una “matrice” per poter cogliere a colpo d’occhio lo stato dei vari links attivi tra i nodi.
Il risultato è la disponibilità di una matrice aggiornata in tempo reale e navigabile nella storia pregressa, che associa ad ogni coppia di nodi che si vedono sulla rete, una serie di valori che indicano il livello di performance di quel link.
I valori presentati per ogni link sono i seguenti:
- Livello di segnale e rumore misurati in db (decibel) relativi al link; valori negativi grossi indicano segnali bassi; significativa è la differenza tra i valori di Signal e Noise che rappresenta il rapporto segnale/rumore relativo al link: valori elevati ( > di 10-15 db) indicano un collegamento buono.
- Valori di TxMbps e RxMbps che rappresentano la velocità di trasmissione ottenibile su quel link espresso in megabit per secondo; valori alti indicano un link di maggiori prestazioni; i valori sono stimati in tempo reale grazie alle caratteristiche del protocollo di modulazione e trasmissione che le radio usano.
- I valori di RX_mcs e TX_mcs rappresentano una indicazione della tipologia di modulazione che il link riesce ad usare nelle sue attuali situazioni di segnale/rumore; la descrizione di questi parametri sarà oggetto di un futuro articolo di approfondimento.
- I valori di LQ (Link Quality) e NLQ ( Link Quality rilevato dall’estremo lontano del link) rappresentano una stima del livello di qualità globale del link dedotto dal protocollo di routing dinamico (OLSRD) che gestisce l’instradamento del traffico sulla rete MESH; valori alti (prossimi a 100%) rappresentano un link più performante.
L’interpretazione dei dati presentati si basa sulla densità di popolazione di punti della matrice e sui valori presenti: infatti ogni nodo, come sapete, non deve necessariamente vedere tutti gli altri nodi per poter comunicare, ma quanti più nodi è possibile.
Infatti la presenza di piu’ nodi “vicini” consente di trovare percorsi alternativi in caso di caduta di un nodo; il protocollo di routing OLSRD consente di re-instradare il traffico tramite altri nodi in caso di caduta di un nodo qualsiasi.
La figura rappresenta un esempio da cui si può notare come ci sia un buon livello di connettività, nel senso che ognuno dei nodi vede almeno una coppia di nodi adiacenti o anche più.
Seguendo i collegamenti associati alla lista dei nodi presente sulla colonna di sinistra si può accedere ad una tabella completa dei parametri associati ai links afferenti a quel nodo; la figura seguente è un esempio.
Nel caso specifico della figura si nota come il nodo I8NMY-64-59-116 veda direttamente ben 5 nodi della rete con valori di Link Quality e banda disponibile molto buoni.
Per quanto riguarda i servizi è stato attivato, come forse già alcuni di voi sanno, il servizio “TeamSpeak” che consente di effettuare dei QSO in maniera bidirezionale sia di tipo a 2 partecipanti che a più di due ; in aggiunta alla componente audio è anche possibile aggiungere la componente video in modo da realizzare una completa videoconferenza.
Approfitto per segnalarvi che è sempre aperta l’offerta agli OM interessati di ospitare un nodo sullapropria abitazione :).
In particolare sarebbe molto interessante provare a installare dei nodi nelle zone limitrofe a Meta dove è attualmente concentrata tutta la rete.
Cordiali 73
Commenti
Stato della sperimentazione al 11 gennaio 2017. — Nessun commento