Aggiornamento sullo stato della rete Sarimesh….
Dopo un lungo periodo di silenzio sono di nuovo a voi per aggiornarvi sullo stato della nostra sperimentazione di rete SARIMESH.
Innanzitutto vorrei fare un rapido riassunto a beneficio di coloro che non hanno avuto modo di seguire il discorso dall’inizio..
La rete SARIMESH è nata ormai due anni fa con un obiettivo abbastanza ben definito che era quello di far avvicinare alle tematiche delle reti a larga banda ed in particolare WiFi di tipo MESH i radiomatori della nostra zona.
Nella pianificazione della sperimentazione abbiamo definito una serie di fasi che abbiamo poi implementato in maniera abbastanza conforme alla iniziale pianificazione.
La sperimentazione ha portato a realizzare una rete composta allo stato attuale di circa 20 nodi tra attivi e di riserva, che coprono in maniera molto capillare la penisola sorrentina e arrivano a collegare le zone costiere del golfo di Napoli fino a Napoli, zona Vesuvio e zona Vico Equense.
Un obiettivo era implementare su tale rete una serie di servizi a larga banda, oltre ad alcuni tradizionali servizi non a larga banda, includendo la possibilità di collegamento ed accesso ad internet tramite un singolo gateway di rete internet. Questo obiettivo è stato raggiunto ed i relativi servzi sono stati e sono operativi 24/24-7/7.
Tra i servizi più interessanti citiamo l’accesso ad internet in maniera comletamente indipendente dalle reti legacy, il servizio di video-streaming di Webcams attestate sulla rete sarimesh, il servizio di supporto di stazioni meteo sempre attestate direttamente sulla rete sarimesh, oltre ai servizi di QSO audio/video e messaging via mesh-chat e accesso alla rete radioamatoriale winlink-2000.
Un ulteriore obiettivo era quello di collezionare dati di performancies della rete in relazione sia ai collegamenti che alle apparecchiature: grazie alla nostra logistica infatti abbiamo avuto la possibilità di creare una significativa tipologia di links, sia su terreno urbano, che su terreno montuoso e soprattutto su zone di mare; in particolare la collocazione in prossimità del mare per il 100% delle apparecchiature è stato un punto interessante date le gravose condizioni ambientali che l’atmosfera salina delle nostre zone comporta.
Un punto importante che ci eravamo proposti di esplorare era sopra tutti quello di raccogliere dati di disponibilità della rete intesi come possibilità di realizzare i servizi obiettivo della sperimentazione non solo in maniera spot o episodica, ma in maniera continua ed affidabile, in modo da poter considerare la rete come una risorsa in grado di fornire i suoi servizi anche in caso di possibili situazioni di emergenza e di indisponibilità delle reti tradizionali normalmente presenti nelle zone obiettivo della sperimentazione.
A due anni dall’inizio della sperimentazione possiamo affermare che quasi tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e la rete continua ad essere operativa.
In un successivo articolo proverò a riassumere qualche dato quantitativo relativamente ai vari obiettivi; in questa sede vorrei solo provare a fare il punto sullo stato e sul prosieguo della sperimentazione.
Allo stato attuale siamo in quella che definimmo la “fase di stabilizzazione della rete”, ovvero in una situazione in cui non si prevedevano ulteriori step evolutivi, ma piuttosto l’osservazione dell’esistente e la raccolta di dati.
Uno degli aspetti della stabilizzazione è anche l’aggiornamento della rete in seguito alla disponibilità di nuovi rilasci del FW su cui girano i nostri nodi.
Recentemente il gruppo che sviluppa e supporta il FW AREDN su cui è basta la nostra rete, ha rilasciato una nuova versione del FW che incorpora tutta una serie di nuove prestazioni alcune delle quali verosimIlmente molto interessanti.
A breve intendiamo effettuare l’aggiornamento al 100% dei nodi della rete a questo rilascio FW: questo consentirà di validare il processo di aggiornamento FW della rete e consentirà di introdurre nuove fuzionalità di base.
Successivamente pensiamo di valutare la fattibilità di una ulteriore estensione fisica della rete, cercando di coprire zone limitrofe a quelle attualmente coperte: questa fase comporta la ricerca di nuovi siti in cui ospitare dei nodi SARIMESH… sono già in corso contatti per il posizionamento di nuovi nodi nelle zone di Pompei e Nocera in modo da estendere la rete a ridosso dei monti Lattari verso l’interno rispetto al golfo di Napoli.
Dal punto di vista dei servizi un obiettivo potrebbe essere quello di introdurre il supporto per la tecnologia LORAWAN allo scopo di integrare nella rete MESH una serie di nodi destinati ad implementare funzionalità di tipo APRS e IoT (Internet of things).
In uno dei prossimi articoli proveremo anche a discutere degli aspetti di difettosità degli elementi di rete utilizzati, presentando una “fault cause analysis” , cioè una analisi delle cause di guasto che si sono evidenziati in questi due anni di attività della rete.
Ovviamente non possiamo concludere senza evidenziare gli obiettivi NON raggiunti 🙁 ….
Uno degli obiettivi probabilmente mancati è stato quello di non essere riusciti a far comprendere in maniera concreta il senso della nostra sperimentazione a parecchi OM … le spiegazioni che ci siamo dati sono molteplici:
- la prima è che probabilmente il tema era sentito abbastanza lontano dal tradizionale tipo di attività di un OM, desideroso di vedere in maniera immediata e concreta il risultato del suo operare, senza dover analizzare dati complessi o che travalicano l’operare del singolo operatore….
- una seconda spiegazione è che probabilmente il tema era forse un poco troppo complesso da un punto di vista tecnologico per essere facilmente compreso e far sentire l’OM gratificato per i risultati che si andavano via via a raggiungere..
- una ulteriore possibile spiegazione è che forse alcuni non sono riusciti a cogliere la differenza tra una rete internet like completamente indpendente dalle reti tradizionali e l’internet in senso stretto ( es. via ADSL o cellulare)
- forse è mancata da parte dei promotori dell’iniziativa un sufficiente impegno nella pubblicizzazione dell’iniziativa e delle sue valenze.
Un ulteriore punto non raggiunto è stato quello di avviare la realizzazione di quel lavoro di esplorazione del territorio con l’obiettivo di raccogliere dei dati atti ad orientare un lavoro di pianificazione allo scopo di predisporre dei dati per orientare l’operation in caso di calamità: probabilmente questo obiettivo non raggiunto è anche un risultato dello scarso interesse che l’iniziativa ha trovato presso molti OM locali ( vedi punto precedente).
Ovviamente intendiamo fare tesoro soprattutto di questi obiettivi non raggiunti per cercare, nel prosieguo, di recuperare ulteriori fan dell’iniziativa 🙂
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