Stato della sperimentazione al 22 agosto 2017
Riprendiamo con questo articolo il tradizionale report mensile delle attività di sperimentazione sulla rete SARIMESH dopo una pausa estiva in cui sperabilmente ognuno di noi abbia avuto la possibilità di distendersi e ritemprarsi in previsione degli impegni (lavorativi e non) che ci attendono.
Sul fronte della sperimentazione SARIMESH in realtà sono continuate una serie di attività che di seguito vorrei condividere con voi.
E’ continuata l’attività di setup del nodo Vesuvio che ci ha tenuti impegnati con una serie di problemi che ci hanno consentito di fare della interessante sperimentazione.
Come noto il nodo Vesuvio è attestato sul sito di ik8mex tramite un link di circa 18Km a 5Ghz, con un percorso quasi interamente sul mare; a questa distanza e con questa frequenza il collegamento pur essendo in vista ottica risente significativamente delle condizioni della troposfera e del mare in particolare nel periodo estivo.
Dopo vari passaggi siamo riusciti a realizzare un collegamento tra i due nodi terminali del link sufficientemente stabile, con un margine di fading di quasi 28 db e con una banda trasmessa nel range 100-120 Megabit/sec.
Per ottenere questo risultato è stato necessario installare un secondo nodo presso il sito ik8mex dotato di radio MIMO e antenna parabolica MIMO con guadagno di 30 db in aggiunta alla originaria nanostation 5G.
Superato questo ostacolo abbiamo però riscontrato un altro grosso problema a livello di rete: infatti, nonostante il link Sorrento-Vesuvio fosse perfetto, la connettività end-to-end tra il vesuvio e il nodo master ( I8FUC) appariva instabile con lunghi periodi di ottima connessione e periodi più o meno brevi di pesante instabilità.
Approfondendo il problema abbiamo identificato la possibile causa del comportamento anomalo nella interazione tra le due radio equipaggiate nel nodo Sorrento a sua volta derivante da una anomalia (a livello di progetto HW) di una delle due radio (nanostation 5G) che non consentiva la corretta interconnessione dei due nodi presenti nel sito.
In particolare l’anomalia riscontrata consisteva in una instabilità a livello di routing di rete ( gestito con il protocollo OLSR ) per cui succedeva che a seconda delle condizioni di propagazione radio si attivasse un percorso di rete alternativo a quello principale ma di scandente qualità che quindi faceva decadere il livello di qualità della connessione end-to-end nonostante che il link principale restasse ottimo tra i due nodi sorrento-vesuvio.
Il tipo di esperienza è stato sicuramente interessante e rappresenta un significativo contributo al nostro know-how sul tema.
Sono state quindi avviate ulteriori azioni per modificare le cose e risolvere il problema.
Per vostra curiosità vi riporto la mappa di copertura potenziale ottenibile con il nodo Vesuvio.
Come prosieguo dell’attività, una volta stabilizzato il nodo vesuvio, sarà possibile coprire le zone di Pompei, Vico Equense e volendo anche le zone delle isole del golfo di Napoli ( ad es. Capri o Ischia o Napoli stesso ).
Rispetto a quanto già sottolineato nei reports dei mesi scorsi, restano da affrontare i problemi aperti per quanto riguarda l‘estensione della partecipazione alla sperimentazione da parte di altri OM anche non appartenenti alla nostra sezione/associazione come pure la ricerca di nuove leve interessate alla sperimentazione.
Un ulteriore tema che si pone è l’eventuale interazione della sperimentazione SARIMESH con l’attività di ricerca di un nuovo sito in cui ricollocare il ponte ripetitore VHF della sezione ARI di sorrento che come a voi noto è teoricamente operativo ad Ischia, ma ormai da lungo tempo inattivo.
Un ulteriore tema emergente che potrebbe presentarsi come una valida applicazione per la rete SARIMESH è quello della tecnologia LoRaWan e Interet-of-things (IoT).
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