Un possibile “pacchetto di servizi” per la rete SARIMESH
Questo articolo si pone come prosieguo di quello relativo relativo al mappaggio radio delle nostre zone e cerca di presentare un possibile insieme di servizi potenzialmente realizzabili con la nostra soluzione di rete.
Come penso ormai a tutti chiaro, la rete SARIMESH non nasce come sostituto del classico modo di comunicare dei radioamatori ma come “add-on” al servizio vocale.
Tradizionalmente il radioamatore ha sempre visto la sua radio come un oggetto per “parlare con gli altri”: inizialmente ci si limitava a parlare dal proprio QTH, nel tempo si è sempre più diffuso l’uso dei terminali portatili VHF/UHF sempre destinati a “parlare”, ma soprattutto in mobilità.
La rete SARIMESH non si colloca come un duplicato di tali modi di comunicare, ma come complemento da usare in tutte quelle situazioni in cui il semplice “parlare” non è sufficiente, ovvero ove si desidera o è necessario passare dal semplice servizio “voce” ad un insieme complesso di servizi di tipo multimediale.
La multimedialità è un tema estremamente vario che oggi si coniuga sostanzialmente come possibilità di comunicare sfruttando una molteplicità di “terminali” per svolgere una molteplicità di “servizi” spesso definiti dinamicamente o semplicemente inventati ad hoc per specifiche situazioni; le chiavi della multimedialità si possono così riassumere:
- avere una rete “service independent” che garantisca “connettività”
- avere banda sufficientemente alta a disposizione per far fronte anche a servizi molto avidi di banda
- avere terminali intelligenti che si possano adattare via SW a nuovi servizi.
La rete SARIMESH possiede tutti e tre questi attributi; infatti:
- il protocollo di trasporto è il TCP/IP che è ormai la “lingua franca” della multimedialità
- consente connessioni a larga banda ovvero dell’ordine dei Megabit-per-secondo ( fino a 130 Mbps)
- supporta terminali intelligenti quali ad es. PC, smartphones, terminali IP in generale.
Come si vede non esiste praticamente sovrapposizione con il classico sistema della “chiamata vocale”, ma una completa complementarietà.
Dal punto di vista della mobilità la rete SARIMESH si posiziona come una rete di tipo “internodale” e non come una rete di “accesso mobile”; per meglio chiarire il concetto possiamo fare le seguenti considerazioni:
- SARIMESH non è pensata per collegare terminali mentre si muovono ma per collegare dei “punti di servizio” tra loro: un esempio di punti di servizio sono le case degli OM, dei punti dislocati per es. presso un ente che svolge dei servizi ( es. municipio, protezione civile, etc.) , dei punti temporaneamente dislocati in posti ad hoc per es. per delle assistenze in eventi particolari ( es. field day, caccia alla volpe, emergenza in zone remote, etc.).
- Un generico utente dei servizi svolti dalla rete SARIMESH non si collega mai direttamente alla rete tramite il suo terminale ( es. uno smartphone), ma tramite un nodo della rete: ogni nodo presenterà localmente la possibilità di far collegare i terminali utente alla rete SARIMESH o tramite cavo di rete LAN o tramite accesso WiFi tradizionale a 2.4 o a 5 Ghz, sfruttando le tradizionali modalità di rete TCP/IP.
- Dalle considerazioni di cui sopra emerge che il tipo di “mobilità” che viene supportata dalla rete SARIMESH non è di tipo “mobilità in senso stretto” e come tale non si pone come sostituto o come copia delle classiche reti di accesso radiomobile.
Venendo quindi al tema dei servizi che la rete SARIMESH può supportare possiamo così elencarli in termini di “importanza”:
- connettività TCP/IP a larga banda indipendente da qualsiasi infrastruttura di rete pubblica ( es. internet, ADSL, radiomobile)
- servizi di messagistica intranetwork di tipo testuale ( in maniera fault-tolerant e senza utilizzo di servers intermedi)
- servizi di comunicazione vocale sia di tipo a 2 parties che di tipo multipary.
- servizi di videoconferenza ( tra terminali/dispositivi dotati di opportuni SW ad hoc).
- servizi di video-streaming sia di tipo punto-punto che di tipo punto-multipunto ( es. video sorveglianza)
- servizio di accesso ad internet in situazioni di emergenza o di digital-divide tramite opportuni gateway internet.
- servizi di tipo M2M ( Machine-to-Machine) ovvero di interazione tra macchine per scopi di operazione remota o di integrazione tra dispositivi remoti.
- servizi di tipo IoT ( Internet-of-Things) ovvero di supporto di “sensori” distribuiti sul territorio
Come si può notare si tratta quasi sempre di servizi che non si riescono a realizzare con la tradizionale connettività radio HF/VHF/UHF dal che la complementarietà con tali metodiche tradizionali di comunicazione.
Una nota importante riguarda il tipo di terminali da usare: come in tutte le applicazioni di rete TCP/IP il segreto della flessibilità sta nello spostare la complessità dalla rete ai terminali.
Ne deriva che per usare applicazioni di rete complesse ( ad es. quelle che implicano media quali la voce o il video) il terminale gioca un ruolo essenziale: senza un terminale di adeguate caratteristiche di potenza e di dotazione SW i servizi sicuramente non potranno svolgersi in maniera appropriata.
Come linea guida si può affermare che qualsiasi computer o smartfone di ultima generazione con processori almeno dual-core ( meglio quad-core) e 4 Gigabytes di RAM sicuramente vanno bene; se viceversa si pensa di svolgere tali servizi con computer o smartfones un poco datati il consiglio è di rinunciare ai servizi multimediali che per loro natura richiedono notevole potenza di calcolo.
Stesso discorso vale per il sottosistema audio/video: si consiglia di evitare di usare terminali (PC) dotati di webcam/microfono NON integrati in quanto difficilmente si otterranno prestazioni soddisfacenti per quanto riguarda le caratteristiche funzionali di qualità video e audio ( in particolare cancellazione d’eco in modalità viva voce).
Un tema essenziale di ogni rete è il discorso della “affidabilità” e della “disponibilità” dei servizi che essa rende possibili.
Un classico esempio è la connettività offerta dal tradizionale “walkie-talkie”: rispetto al telefono o al terminale radiomobile che va in crisi in caso di calamità o di emergenza ( per vari tipi di problemi quali ad es. congestione o rotture…) il walkie-talkie funziona sempre…. almeno finchè non finisce la batteria o non si esce dalla copertura radio dell’altro terminale…..
Nel caso specifico di una rete quale la nostra SARIMESH questi discorsi assumono una notevole importanza soprattutto se si pensa di utilizzarla per scopi un poco meno hobbystici o per scopi di supporto in caso di emergenza….
E’ evidente che l’ottenimento di elevati gradi di affidabilità e disponibilità per un qualunque rete o servizio si porta dietro automaticamente un tema di costi: nel nostro caso essendo la rete una sperimentazione ed un discorso senza alcun scopo di lucro, è evidente che tutto quanto viene reso disponibile non ha nessuna garanzia implicita o esplicita di funzionamento…
Questo ovviamente non dipende dalla tipologia di soluzioni tecniche impiegate, ma dalle modalità di implementazione derivanti dai budget di costo che ci siamo dati; per essere ancora più chiari basti pensare che le stesse tecnologie che usiamo noi le usano anche i militari per scopi tattici e non certo a costo zero 🙂
Qualora si dovesse quindi decidere di impiegare la nostra rete per qualsiasi scopo non squisitamente “ludico” sarà necessario raccogliere dai potenziali utilizzatori una opportuna documentazione legalmente valida di scarico di qualsiasi esplicita o implicita responsabilità per qualsiasi tipologia di danno o disservizio che possa derivare dall’utilizzo della rete stessa.
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