Alla ricerca di qualche nuovo servizio
Uno dei temi sicuramente più importanti quando di parla di reti è quello dei servizi che questa rete può consentire di realizzare.
In un precedente articolo (“a proposito di servizi su una rete mesh“) avevo già affrontato questo tema citando una serie di servizi potenzialmente realizzabili.
Qualcuno di questi servizi ( ad es. TeamSpeak) è già stato implementato sulla nostra rete, mentre altri potranno esserlo via via.
Il tema che si pone è in realtà quello di trovare dei servizi che abbiano una loro utilità o che possano essere la base per ulteriori approfondimenti, studi e sperimentazione, e che non siano già esistenti e realizzabili tramite i tradizionali sistemi usati dai radioamatori.
A questo proposito l’attributo che salta subito alla mente è quello della banda trasmissiva che la rete SAARIMESH/AREDN rende disponibile: parliamo di bande dell’ordine di grandezza dei Mbit/sec che tipicamente si hanno disponibili solo sulle reti broadband di nuova generazione…. ovviamente la domanda banale che sorge è per quale motivo non usare le reti ADSL... la risposta è ovviamente altrettanto banale
- … ammesso che l’ADSL sia disponibile
- … e con banda sufficiente
- … e dove mi serve
- … e a costi accettabili…
A questo proposito mi è tornato in mente un tentativo che lo scrivente fece qualche anno fa e che è rimasto nel cassetto finora…. e che ora potrebbe vedere la luce a costo quasi zero 🙂 e disponibile per tutti gli utenti collegati alla rete SARIMESH.
Parlo del progetto di realizzare un ricevitore WEB-SDR, installato nella nostra zona, da rendere fruibile ai membri del club locale per fare ascolto e sperimentare nuove tecniche di comunicazione…
Per rendere comprensibile il discorso devo accennare a cosa è un ricevitore WEB-SDR: con il diffondersi delle tecniche “SDR Software-Defined-Radio” che consentono di realizzare dei Ricevitori/Trasmettitori in tecnica completamente digitale usando delle metodiche di tipo DSP (Digital Signal Processing) è diventato possibile realizzare dei dispositivi ( es. ricevitori radio) che si possono interfacciare ad una rete IP ( per esempio internet) in modo da consentire a più utilizzatori di usare il dispositivo simultaneamente ed in maniera completa per la propria attività di ascolto ( per esempio).
Un ricevitore WEB-SDR si compone di una parte HW/FW che realizza le funzioni più di basso livello ed una parte SW che gira in genere su un processore basato per es. sul sistema operativo Linux e che realizza le funzioni più ad alto livello e la parte di connessione alla rete IP/Internet.
Il SW WEB-SDR è quello allo stato più diffuso e forse meglio sperimentato ed è stato realizzato da un OM olandese (PA3FWM,) che lo rende disponibile a richiesta a chi sia interessato e, soprattutto, in grado di usarlo in maniera appropriata…. il problema maggiore consiste proprio nell’ultimo punto…
Infatti l’utilizzo del dispositivo richiede una banda in UPSTREAM verso internet di svariati Mbit/sec per ogni utilizzatore simultaneamente collegato (se si vuole esplorare una banda di frequenze ampia)….. in pratica con una buona linea ADSL si riesce si e no a supportare un singolo utilizzatore; con le linee in fibra di ultima generazione forse si riesce a supportare qualche utilizzatore in più ;(
Già oggi esistono svariati siti sparsi per il mondo che consentono di sperimentare questo SW: accedendo al sito “http://websdr.org/” si può trovare una lista di siti che consentono di usare questo servizio…. noterete che sono quasi tutti lontani dalle nostre zone e, per qualcuno più vicino, hanno un limitatissimo numero di utenti concorrenti e una banda esplorabile molto limitata ( in genere una singola banda HF/VHF ).
Quello più interessante è installato presso “l’Università di Twente, Enschede, NL“ dove in effetti lavora l’OM autore del SW: questo ricevitore consente di esplorare l’intera banda dalle onde lunghe fino a 30 Mhz in continuo !
Sfruttando una rete quale quella che stiamo realizzando dovrebbe essere possibile realizzare un servizio del genere nella nostra area, posizionando per es. un ricevitore in una postazione vantaggiosa e condividendo il dispositivo tra un numero anche rilevante di utilizzatori e sfruttando una banda esplorabile anche molto ampia ( dipendente dal tipo di dispositvo HW SDR che si vuole utilizzare).
Già a novembre scorso ci siamo attivati ed abbiamo ottenuto il SW necessario da PA3FWM , e prossimamente è intenzione di realizzare il necessario per attivare il servizio sfruttando un dispositivo SDR che era già stato approvigionato 3 anni fa e che era rimasto nel cassetto proprio per l’assenza di una connettività internet adeguata….
Ovviamente vi chiederete: ma cosa ci facciamo con un ricevitore WEB-SDR ?
La risposta è che un dispositivo del genere può servire a molto più che semplicemente ascoltare dei QSO o delle trasmissioni radio…. ma su questo ritorneremo in seguito quando cercheremo di esplorare qualche nuovo modo di trasmissione digitale 🙂
Comunque se esplorate un pochino il link del ricevitore dell’Università di Twente che vi ho segnalato sopra troverete già una serie di spunti interessanti 🙂
Ottimo come sempre il tuo modo di ricercare nuovi modi di utilizzo.Certamente in zona vi sono pochi ricevitori,confermo per pratica che non sono molto larghi di banda (massimo tre hf + vhf).Per me utili in ascolto quando per radio ricevevo segnali bassissimi,per forare il bailap che si creava. SAREBBE BELLO POTERLO AGGIUNGERE alla sperimentazione trovando un buon sito per ricevere .Complimenti by fei
ciao Antonio, come dicevo nell’articolo ho in pratica già i materiali per mettere su almeno una prima versione di ricevitore… il problema principale è trovare un posto che sia ben esposto e decidere insieme che bande coprire…. con le conseguenti antenne da montare 🙂
si accettano proposte e contributi sul tema !!!!!