A proposito di servizi su una rete MESH…
In questo articolo vorrei introdurre l’argomento “servizi” che sicuramente può rappresentare un motivo per partecipare o meno alla sperimentazione “Penisola in rete”.
Tradizionalmente i radioamatori, nell’approcciare il loro hobby, erano mossi da diverse motivazioni:
- dal gusto di sperimentare ovvero di fare cose non già consolidate o alla portata di chiunque nel campo della radio e delle tecnologie che ci giravano intorno
- dal gusto di sfidarsi contattando altri radioamatori sparsi per il mondo collezionando QSL, diplomi, etc.
- dal gusto di intrattenersi per fare quattro chiacchiere con amici vicini o lontani.
Nella prima categoria rientrano il grosso dei temi “tecnici” che davano al radioamatore linfa per il suo hobby.
Parlare quindi di “servizi” per i radioamatori appare abbastanza diverso dal parlare in generale di servizi rivolti ai non radioamatori; infatti per un non radioamatore il concetto di servizio si sostanzia in pratica nell’avere a disposizione degli strumenti atti ad ottenere altri scopi: ad es. il servizio telefonico serve a fare un numero e essere messi in contatto con il proprio corrispondente….
Nulla toglie ovviamente che anche i radioamatori possano creare dei “servizi” in questo senso…. forse quello che un radioamatore cercherà di fare è comunque introdurre in questi servizi il suo… tocco di classe.
Un ulteriore tema che si pone è: ha senso fare dei servizi tradizionali su una rete nuova ?
Indubbiamente fare sperimentazione con una rete MESH che ha come suo principale attributo quello della larghezza di banda disponibile che è estremamente più ampia di quella disponibile con qualsiasi altra tecnica di trasmissione di tipo amatoriale, per realizzare servizi che richiedono molto meno banda sembra anacronistico…
In realtà il discorso è un poco più articolato e approfondirlo può essere interessante.
Una rete MESH per sua natura è un sistema di comunicazione completamente digitale e che ha come base per la comunicazione i concetti delle reti TCP/IP: una immediata conseguenza di questa peculiarità è che i “servizi” si sostanziano non in “elementi di rete”,ovvero specializzazioni degli oggetti che realizzano fisicamente la comunicazione, ma in “terminali” che rappresentano degli oggetti che si collegano alla rete in dei punti di “accesso” e che grazie alla loro struttura permettono di creare e sostanziare dei particolari servizi.
In pratica sono quindi i “terminali” che determinano i servizi, piuttosto che la rete.
Ovviamente ogni servizio utilizzerà la rete come veicolo di scambio di “informazioni” tra i terminali: questo permette di associare ad ogni servizio delle specifiche “esigenze” in termini di connettività richiesta e quindi di “peso e qualità di traffico” posto sulla rete.
Se per es. consideriamo il classico QSO vocale tra due o più OM, potremmo dire che si potrebbe creare un meccanismo che sfruttando la connettività IP messa a disposizione dalla rete MESH possa far stabilire il collegamento e poi far “parlare” due o più OM. Allo scopo bisognerebbe per es. creare dei “canali” su cui poter realizzare tali QSO…. un tale servizio è stato già realizzato in vari modi da gruppi attivi su progetti similari al nostro.
Volendo si potrebbe fare l’analogo limitatamente alla sola parte “testuale”: si tratta in pratica di creare l’equivalente di una chat line…. anche questo tipo di servizio è stato già realizzato in vari modi.
Questi due esempi spero consentono di capire come una rete MESH possa essere sfrutata nella sua flessibilità.
Una ulteriore classe di servizi possibile su una rete MESH può essere quella che definirei “internet like”, ovvero tipo internet: in effetti la rete MESH è una rete IP come è internet e quindi potenzialmente può essere utilizzata per realizzare praticamente tutti i servizi che si volgono normalmente su internet.
Ovviamente esistono dei limiti relativi alla banda utilizzabile e al fatto che di base la rete MESH è una rete “privata” e come tale accessibile ed aperta solo ai partecipanti alla rete stessa.
Volendo potremmo citare una serie di fattispecie:
- supporto di siti WEB
- supporto di sistemi di condivisione di contenuti ( es. tipo i servizi cloud, banche dati)
- distribuzione di contenuti multimediali ( es. accesso a servers dedicati a particolari contenuti)
- videosorveglianza
- comunicazione vocale/visiva
- condivisione di server specializzati quali ad es. RX/TX in tecnica digitale (SDR Software Defined Radio)
- accesso ad internet in zone soggette a “digital divide” ( ovvero in cui non arriva internet tradizionale).
“Last but not least” il discorso dei servizi a supporto delle emergenze: è questo un settore particolarmente interessante proprio perchè può rappresentare una motivazione anche sociale per la nostra sperimentazione visti gli attributi di robustezza e resilienza che le reti MESH hanno.
Quali possano essere questi servizi ovviamente andrebbe verificato nei contesti appropriati: quello che è certo è che qualunque siano questi servizi, grazie alla natura completamente digitale della comunicazione che la MESH fornisce, si possono potenzialmente implementare: ovviamente questo può richiedere degli sforzi, ma potrebbe costituire motivo di sperimentazione e di soddisfazione di fare qualcosa di concretamente finalizzato a scopi tutt’altro che ludici.
Panoramica di servizi MESH based già realizzati e implementabili sulla nostra rete
Di seguito riporto una serie di puntatori a servizi già sperimentati e che si potrebbero implementare sulla nostra rete.
TeamSpeak 3
E’ un servizio che fornisce all’incirca l’equivalente dei QSO su una rete MESH. Vi riporto una sintesi estratta da “Servizio TeamSpeak 3 su rete MESH” :
TeamSpeak 3 Voice Functionality Applicable to Amateur Radio
On a network there must be at least one TeamSpeak 3 server running while all the users (Hams) connect as clients. This client-server architecture is very common and fortunately easy to set up.
TeamSpeak 3 can then be configured to provide the following:
- Public Channels. This is similar to a 2m or 70cm repeater where anybody can tune into the repeater (select the appropriate channel) and communicate through it. It is also possible to configure multiple Public Channels, providing the same functionality as a network or group of repeaters, each on its own frequency, which provides coverage of a town or metropolitan area.
- Private Channels provide nearly the same functionality as you and your buddies’ favourite simplex FM channel, but probably over extended distances depending on the coverage offered by the meshed network.
TeamSpeak 3 differs in one important aspect from classic 2-way radio: It is full duplex and it allows multiple users to talk at the same time.
Push-to-Talk (PTT) is implemented in one of the following three ways and an operator can easily on the fly choose the best one for the applicable situation:
- Live mic: The microphone is always on and the audio is continuously transmitted. Very useful in some emergency communications. In TeamSpeak 3 this is called “Continuous Transmission”.
- VOX: Audio is only transmitted when spoken into the microphone. TeamSpeak 3 calls this “Voice Activation Detection”.
- The other option is “Push-To-Talk” where a key on the keyboard, such as the spacebar, is assigned the PTT functionality.
Getting on the air and starting to chat away is as simple as selecting your favourite channel and giving your friends a call, similar to chatting on a 2m repeater. The only difference is the crystal clear audio only available through broadband digital networks.
TeamSpeak 3 Keyboard-to-Keyboard Chat
PSK-31 type keyboard-to-keyboard chat is also possible. An added benefit is that a message can be left even though the other Ham may not be at his computer at the time. On his return he’ll find it on his screen, very similar to the well-known “Skype” application.
TeamSpeak 3 File Transfer
It is a simple matter to send photos or any file to a selected person or persons. This is very useful during emergencies where a picture can tell a story of a thousand words or where a situation rapport must be delivered. Hamnet at its best!
MESH Chat:messaging for AREDN MESH Networks
Si tratta di una applicazione per lo scambio di messaggi su una rete MESH di tipoAREDN come la nostra:
http://www.trevorsbench.com/meshchat-messaging-for-mesh-networks/
La cosa interessante di questo lavoro è l’assenza di “single point of faileure”, ovvero la possibilità di sopravvivere anche in caso di guasti parziali della rete ( grazie alla assenza di un server centralizzato).
Realizzazione di un nodo MESH portatile per collegamenti Voce-dati
E’ una interessante eseperienza di autocostruzione di un nodo portatile usabile in condizioni di emergenza o di field-day anche in assenza di alimentazione di rete
http://www.trevorsbench.com/portable-mesh-node-with-voip-and-wifi/
Mesh Network Meets the Telephone
Questo articolo parla dell’uso della rete MESH per supportare terminali telefonici e realizzare l’equivalente di un PABX:
https://www.sbarc.org/2016/06/19/mesh-network-meets-the-telephone/
Tower CAM via MESH
E’ un esempio di realizzazione di una WEBCAM installata per monitorare per es. una zona boschiva…
http://www.broadband-hamnet.org/applications-for-the-mesh/123-tower-cam-via-mesh.html
Remote Control HF Rig Over Mesh
Riporta un esempio di condivisione di un RTX tramite rete MESH
http://www.hsmm-mesh.org/applications-for-the-mesh/158-remote-control-hf-rig-over-mesh.html
Una interessante presentazione: WiFi Networking for HAMS
La presentazione, di ben 111 pagine parla in generale del tema e poi mostra come inpostare alcuni servizi sulla rete MESH; può servire ad avere una idea del tipo di temi che si propongono e dell’approccio che si può seguire per implementare nuovi servizi
VoIP over MESH
E’ una simpatica soluzione molto quick-and-dirty per telefonare tramite la MESH
http://www.broadband-hamnet.org/applications-for-the-mesh/143-voip-over-mesh.html
Applicazioni VoIP su reti MESH: l’approccio P2P
Uno dei temi più interessanti per le reti MESH è come implementare dei servizi che possano sfruttare le proprietà intrinseche delle MESh di autoconfiguirazione e autoriparazione: infatti molti servizi, quali ad es. quelli VoIP, usano un approccio client-server che ovviamente introduce dei singoli-punti-di-rottura nella parte server, per cui se il server va fuori servizio tutto il servizio per la rete diventa indisponibile.
Per evitare questo problema si sono pensate molte soluzioni a livello di ricerca e l’approccio che sembra più interessante è quello che sfrutta le proprietà delle applicazioni (Peer-to-Peer quali ad es. kademilla) per realizzare dei servizi completamente distribuiti e senza server che quindi si sposerebbe ottimamente con le proprietà delle reti MESH
Il puntatore di seguito riporta una interessante applicazione realizzata all’Università della Columbia per svolgere un servizio VoIP su una rete con un approccio del genere.
http://www1.cs.columbia.edu/~salman/peer/
Caro Mike,molto interessante-ne riparleremo in sede;ancora grazie
e salutoni-sempre a proposito rete MESH