…Andando sul concreto…
Negli articoli precedenti ho cercato di fare del mio meglio per illustrarvi la tematica su cui si pensava di lanciare la nostra sperimentazione.
Ovviamente mi rendo conto che trattandosi di temi abbastanza innovativi e che si differenziano sostanzialmente dal modo tradizionale di vedere la radio, qualcuno tra voi si senta abbastanza perplesso e per niente motivato a fare qualcosa…
Sono altrettanto convinto che però tra noi ci possa essere anche qualche avventuroso ( e forse sprovveduto….) personaggio che possa trovare interessante e da approfondire il mondo che ho cercato di introdurvi…
Per questi ultimi penso che abbia senso cercare di approfondire e condividere il tema di che cosa in concreto possiamo incominciare a fare per capirci di più…
Delle tante possibilità che oggi ci sarebbero di realizzare una rete MESH, nello studio di fattibilità che abbiamo fatto siamo arrivati ad una possibile conclusione che è quella di sposare la proposta AREDN...
La scelta si basa soprattutto sul fatto che ad oggi sembra essere la proposta più seria e professionale fermo restando che assume di usare componenti di costo molto accessibile e facilmente reperibili sul mercato.
Ovviamente questo è un punto di partenza e nulla toglie che in corso d’opera si possa cambiare direzione… il tipo di componentistica utilizzata da questo punto di vista è condivisa da numerose altre proposte di rete, per cui quello che andremo a spendere in componenti sarà quasi sicuramente sfruttabile anche se dovessimo cambiare tipologia di soluzione SW.
Una scelta importante è la banda di frequenze su cui fare la sperimentazione: la scelta è tra 2.4 Ghz e 5 Ghz. La scelta a mio parere non può che cadere sulla seconda banda per una serie di ragioni che provo ad illustrarvi:
- la banda dei 2.4Ghz è molto affollata soprattutto perchè in tale banda si concentrano anche le reti di accesso ad internet di tipo comunale e/o di accesso ad internet da parte di bar, esercizi vari, etc.
- la banda dei 5Ghz viceversa è ancora solo utilizzata da parte di qualche WISP ( wireless ISP ) e quindi molto più sgombra.
- dal punto di vista dei costi dei componenti non esistono significative differenze tra le due bande.
- dal punto di vista della dimensione di ingombro delle antenne, la banda 5Ghz tende ad avere ingombri leggermente minori.
- dal punto di vista della propagazione radio le due bande sono abbastanza simili.
- l’unico problema potenzialmente da considerare nell’uso della banda 5Ghz è il tema della coesistenza con il servizio aeronautico che però nella nostra zona non dovrebbe essere un problema.
A conti fatti credo che usare la banda 5Ghz sia vantaggioso soprattutto in quanto consente di avere minori problemi di interferenze.
Riguardo alle apparecchiature utilizzabili ho provato a sintetizzare il discorso in due tabelle che vi allego e nelle quali ho riportato per le due bande di frequenza il tipo di oggetti potenzialmente utilizzabili e i relativi migliori prezzi di mercato dedotti da internet.
Ho anche riportato i puntatori dove potrete trovare tutte le specifiche tecniche degli oggetti stessi; ovviamente dovete considerare che per il nostro uso in pratica noi sfrutteremo solo l’HW, mentre il SW originale dovrà essere rimpiazzato con quello che serve per realizzare la nostra funzionalità.
Riguardo alle radio trovate sostanzialmente due tipi di oggetti: radio singole e radio di tipo MIMO; la differenza per il momento non la approfondiamo ma ci limitiamo a dire che con la tecnologia MIMO si hanno 2 radio indipendenti che trasmettono simultaneamente su antenne leggermente spostate (anche se all’interno dello stesso contenitore fisico) in modo da sfruttare una tecnica di “diversità” che migliora la copertura e la stabilità dei segnali (tenuta al fading); si è inoltre in grado di avere una banda trasmessa maggiore.
Analogamente per le antenne troviamo due categorie: antenne omnidirezionali ( di tipo simplex o MIMO) e antenne di tipo direttivo ( anche qui di tipo simplex o MIMO); la logica è che noi cercheremo di usare sempre antenne omnidirezionali a livello locale, salvo ad usare antenne direttive per collegamenti particolari ( es. per collegare zone molto distanti).
Il tema delle antenne è in realtà quello che più ci fornirà elementi di sperimentazione, per cui la lista è solamente una prima idea per partire….
Questa è la tabella per i componenti per la banda 2.4 Ghz
Questa è la tabella per i componenti per la banda 5 Ghz
Per creare un nodo è sufficiente mettere insieme una radio, una antenna ed un alimentatore di tipo PoE (Power over ethernet) che serve ad alimentare la radio tramite il cavo di rete.
E’ anche opportuno collegare uno scaricatore per proteggersi dalle fulminazioni ed usare un cavo di rete UTP5 di tipo schermato per collegare l’antenna+radio che vanno sul tetto all’alimentatore + tutto il resto che va in casa.
Dalle tabelle di cui sopra penso potrete dedurre che il pezzo più costoso è l’antenna soprattutto se si sceglie di usare delle radio di tipo MIMO.
La mia proposta a questo punto sarebbe quindi di fare la parte di sperimentazione usando delle radio simplex e quindi limitando la spesa; successivamente possiamo eventualmente decidere di aggiungere qualche nodo con le radio MIMO se vediamo che ci torna realmente utile.
MICHELE ALLORA PARTIAMO CON LA SOLUZIONE DI PROVA “MIMO” PIU’ VALIDA
SALUTI